paracetamolo zen - 500 mg compresse 20 compresse

Trattamento sintomatico di stati dolorosi acuti (mal di testa, nevralgie, mal di denti, dolori mestruali) e di stati febbrili.

3,60 €4,50

Brand: FARMAPRO Srl

Disponibilità: non disponibile

Codice Prodotto: 023635055

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Paracetamolo Zentiva 500 mg compresse
Che cos’è e a che cosa serve
Paracetamolo Zentiva contiene il principio attivo paracetamolo che appartiene alla categoria dei medicinali analgesici (che riducono il dolore) ed antipiretici (che riducono la febbre).

Paracetamolo Zentiva si usa per il trattamento sintomatico degli stati dolorosi acuti (mal di testa, nevralgie, mal di denti, dolori mestruali) e degli stati febbrili.

Si rivolga al medico se non si sente meglio o se si sente peggio dopo 3 giorni.
Cosa deve sapere prima di prendere il medicinale
Non prenda Paracetamolo Zentiva
- se è allergico al paracetamolo, ad altre sostanze strettamente correlate dal punto di vista chimico, in particolare verso altri analgesici ed antipiretici o ad uno qualsiasi degli altri componenti di questo medicinale (elencati al paragrafo 6);
- se è un bambino.
Avvertenze e precauzioni
Si rivolga al medico o al farmacista prima di prendere Paracetamolo Zentiva, in particolare:
- se soffre di carenza di glucosio-6-fosfato deidrogenasi, se ha una anemia emolitica, assuma il medicinale con cautela;
- se soffre di insufficienza renale o epatica, se ha una insufficienza epatocellulare da lieve a moderata (compresa la sindrome di Gilbert), insufficienza epatica grave (Child-Pugh > 9), una epatite acuta, se è in trattamento concomitante con farmaci che alterano la funzionalità epatica, in caso di disidratazione e malnutrizione cronica, se ha basse riserve di glutatione (in caso di malnutrizione) assuma il medicinale con cautela e sotto il diretto controllo del medico;
- se è un paziente in età avanzata (vedere paragrafo “Come prendere Paracetamolo Zentiva”);
- se è in trattamento con altri farmaci, in modo particolare se usa altri medicinali che agiscono notoriamente sul fegato (vedere paragrafo “Altri medicinali e Paracetamolo Zentiva”);
- se fa uso di alcol o ne ha fatto uso di recente.

Nei rari casi di reazioni allergiche, la somministrazione deve essere sospesa e deve essere istituito un idoneo trattamento. Se presenta nel corso del trattamento con questo medicinale eruzioni cutanee progressive spesso con vesciche o lesioni delle mucose (sindrome di Stevens-Johnson e necrolisi epidermica tossica), smetta di prendere Paracetamolo Zentiva e consulti il medico.

Informi il medico se mostra sensibilità ai farmaci antiinfiammatori non steroidei (FANS) e/o all'acido acetilsalicilico.

Durante il trattamento con paracetamolo prima di assumere qualsiasi altro farmaco controlli che non contenga lo stesso principio attivo, poiché se il paracetamolo è assunto in dosi elevate si possono verificare sovradosaggio e gravi reazioni avverse.

Più in generale, prima di associare qualsiasi altro farmaco contattare il medico. Vedere anche il paragrafo “Altri medicinali e Paracetamolo Zentiva”.

Dosi elevate o prolungate del prodotto possono provocare una epatopatia ad alto rischio ed alterazioni, anche gravi, a carico del rene e del sangue. Non assumere il medicinale per oltre 3 giorni consecutivi senza consultare il medico.

Bambini
Non somministrare Paracetamolo Zentiva 500 mg compresse ai bambini.
Interazioni con altri medicinali
Informi il medico o il farmacista se sta assumendo, ha recentemente assunto o potrebbe assumere qualsiasi altro medicinale.
- Farmaci che rallentano o aumentano la velocità dello svuotamento gastrico: l'assorbimento per via orale del paracetamolo dipende dalla velocità dello svuotamento gastrico. Pertanto, la somministrazione concomitante di farmaci che rallentano (ad es. anticolinergici, oppioidi) o aumentano (ad es. procinetici come metoclopramide e domperidone) la velocità dello svuotamento gastrico può determinare rispettivamente una diminuzione o un aumento della biodisponibilità (quantità di farmaco che esplica l'attività terapeutica) del medicinale.
- Colestiramina: la somministrazione concomitante di colestiramina riduce l'assorbimento del paracetamolo.
- Cloramfenicolo: l'assunzione contemporanea di paracetamolo e cloramfenicolo può indurre un aumento dell'emivita del cloramfenicolo, con il rischio di elevarne la tossicità.
- Salicilamide: (usata per trattare la febbre o il dolore lieve) può ritardare l'eliminazione di paracetamolo dall'organismo.
- Lamotrigina: (usata per trattare l'epilessia), il paracetamolo può ridurne l'effetto.
- Probenecid: (per trattare ad es. la gotta) possono essere necessarie dosi inferiori di paracetamolo.
- Anticoagulanti orali: l'uso concomitante di paracetamolo con anticoagulanti orali, come warfarin, altri cumarinici e farmaci anti-vitamina k, può aumentare il rischio di sanguinamento e può indurre leggere variazioni nei valori di INR. In questi casi deve essere condotto un monitoraggio più frequente dei valori di INR durante l'uso concomitante e dopo la sua interruzione. Il medico può ridurre la dose di paracetamolo da assumere.
- Usare con estrema cautela e sotto stretto controllo durante il trattamento cronico con farmaci che possono determinare l'induzione delle monoossigenasi epatiche o in caso di esposizione a sostanze che possono avere tale effetto per esempio rifampicina e flucloxacillina (medicinali per trattare le infezioni batteriche), isoniazide (per trattare la tubercolosi), cimetidina (usata per trattare l'ulcera dello stomaco e dell'intestino), erba di San Giovanni (Hypericum perforatum) (per trattare la depressione), antiepilettici quali glutetimmide, fenobarbital, carbamazepina, fenitoina, topiramato.
Lo stesso vale nei casi di uso di alcool e nei pazienti trattati con zidovudina.

L'uso di resina con funzione chelante può ridurre l'assorbimento del paracetamolo.
La somministrazione di paracetamolo può interferire con la determinazione della uricemia (mediante il metodo dell'acido fosfotungstico) e con quella della glicemia (mediante il metodo della glucosio-ossidasi-perossidasi).
Possibili effetti indesiderati
Come tutti i medicinali, questo medicinale può causare effetti indesiderati sebbene non tutte le persone li manifestino.

In caso di difficoltà a respirare, gonfiore del viso, delle labbra, del collo, della lingua o della gola (gravi reazioni allergiche), così come in caso di eruzioni cutanee progressive spesso con vesciche o lesioni delle mucose interrompere il trattamento e contattare immediatamente il medico.

Rari: possono interessare sino a 1 su 1.000 persone
- Alterazioni delle piastrine nel sangue (disturbi della coagulazione), alterazioni delle cellule staminali (disturbi delle cellule che formano il sangue nel midollo osseo).
- Depressione, confusione, allucinazioni.
- Tremore, mal di testa.
- Disturbi della vista.
- Edema (accumulo anormale di liquidi sotto la pelle).
- Dolore addominale, emorragia, diarrea, nausea, vomito.
- Anomalo funzionamento del fegato, insufficienza epatica, ittero (con sintomi quali l'ingiallimento della pelle e degli occhi), necrosi epatica (morte delle cellule del fegato).
- Prurito, sudorazione, chiazze rosse sulla pelle (porpora).
- Capogiri, malessere, febbre, alterazione parziale della coscienza (sedazione), interazione con altri medicinali.
- Sovradosaggio e avvelenamento.

Molto rari: possono interessare sino a 1 su 10.000 persone
- Disturbi del sangue (riduzione delle piastrine, dei globuli bianchi e dei neutrofili nel sangue).
- Basso livello di glucosio nel sangue.
- Epatotossicità.
- Eritema, eruzione cutanea e orticaria.
- Urina torbida e disturbi dei reni.
- Reazioni da ipersensibilità.

Frequenza non nota: la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili
- Agranulocitosi (assenza quasi totale dei granulociti).
- Anemia.
- Anemia emolitica (rottura anormale dei globuli rossi) in pazienti con deficit di glucosio 6-fosfatodeidrogenasi.
- Reazioni allergiche come shock anafilattico ed angioedema (orticaria con pomfi dovuti ad accumulo anormale di liquidi nei tessuti cutanei, sottocutanei o sottomucosi), edema della laringe.
- Vertigini.
- Broncospasmo (riduzione del calibro dei bronchi dovuto a contrazione anomala della muscolatura liscia con conseguente ridotto passaggio dell'aria).
- Reazione gastrointestinale (disturbi allo stomaco e all'intestino).
- Eruzioni cutanee progressive spesso con vesciche o lesioni delle mucose (necrolisi epidermica tossica e sindrome di Stevens-Johnson, due malattie molto pericolose).
- Pustolosi esantematica acuta generalizzata.
- Eruzione fissa da farmaci.
- Eritema multiforme.
- Anomalo funzionamento del fegato, epatite, epatite citolitica che può portare ad insufficienza epatica.
- Insufficienza renale acuta, nefrite interstiziale (infiammazione del tessuto renale), ematuria (perdita di sangue con le urine), anuria (mancata emissione di urine).

Segnalazione degli effetti indesiderati
Se manifesta un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, si rivolga al medico o al farmacista. Lei può inoltre segnalare gli effetti indesiderati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo: https://www.aifa.gov.it/content/segnalazionireazioni-avverse.
Segnalando gli effetti indesiderati lei può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.
NOTA BENE: le informazioni presenti nelle schede prodotto che potrete consultare in questo sito non devono essere interpretate come consulenza medica e non intendono, né possono sostituire le prescrizioni mediche. Le immagini, se presenti, sono fornite al solo scopo illustrativo e non costituiscono elemento identificativo.
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