carin - 200 mg + 330 mg compresse effervescenti 20 compresse

Terapia sintomatica delle forme influenzali, raffreddori, cefalee, emicranie, dolori muscolari e reumatici, nevralgie, dolori periodici.

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Brand: FEDERFARMA.CO SpA

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Codice Prodotto: 020197051

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CARIN Acido Acetilsalicilico + Acido Ascorbico 330 mg + 200 mg
20 compresse effervescenti
Che cos’è e a che cosa serve
Analgesico ed antipiretico.

CARIN si usa per il trattamento sintomatico delle forme influenzali, raffreddori, cefalee, emicranie, dolori muscolari e reumatici, nevralgie, dolori periodici.
Cosa deve sapere prima di prendere il medicinale
Ipersensibilità all'acido acetilsalicilico ed ai salicilati. Malattia ulcerosa gastro-duodenale.
Diatesi emorragiche.

Questa specialità medicinale non deve essere utilizzata nei bambini e nei ragazzi di età inferiore a 16 anni.

Quando può essere usato solo dopo aver consultato il medico
Gravidanza ed allattamento: vedere “Cosa fare durante la gravidanza e l'allattamento”.
I soggetti di età superiore ai 70 anni di età, soprattutto in presenza di terapie concomitanti, devono usare questo medicinale solo dopo aver consultato il medico.
E' opportuno consultare il medico anche nei casi in cui tali disturbi si fossero manifestati in passato.

Cosa fare durante la gravidanza e l'allattamento
L'inibizione della sintesi di prostaglandine può influenzare negativamente la gravidanza e/o lo sviluppo embrio/fetale. Risultati di studi epidemiologici suggeriscono un aumento del rischio di aborto e di malformazione cardiaca e di gastroschisi dopo l'uso di un inibitore della sintesi delle prostaglandine, nelle prime fasi della gravidanza. Il rischio assoluto di malformazioni cardiache era aumentato da meno dell'1% fino a circa l'1,5%. E' stato stimato che il rischio aumenta con la dose e la durata della terapia. Negli animali, la somministrazione di inibitori della sintesi di prostaglandine ha mostrato di provocare un aumento della perdita di pre e di post-impianto e di mortalità embrione-fetale. Inoltre, un aumento di incidenza di varie malformazioni, inclusa quella cardiovascolare, è stato riportato in animali a cui erano stati somministrati inibitori della sintesi delle prostaglandine, durante il periodo organogenetico. Durante il primo e il secondo trimestre di gravidanza, l'acido acetilsalicilico non deve essere somministrato se non in casi strettamente necessari. Se l'acido acetilsalicilico è usato da una donna in attesa di concepimento, o durante il primo o secondo trimestre di gravidanza, la dose e la durata del trattamento devono essere mantenute le più basse possibili. Durante il terzo trimestre di gravidanza, tutti gli inibitori della sintesi delle prostaglandine possono esporre il feto a tossicità cardiopolmonare(chiusura prematura del dotto arterioso e ipertensione polmonare) e disfunzione renale, che può progredire in insufficienza renale con oligo-idroamniosi, e la madre e il neonato, alla fine della gravidanza a possibile prolungamento del tempo di sanguinamento, ed effetto antiaggregante che può occorrere anche a dosi molto basse e inibizione delle contrazioni uterine risultanti in ritardo o prolungamento del travaglio.
Conseguentemente, l'acido acetilsalicilico alle dosi >100 mg/die è controindicato durante il terzo trimestre di gravidanza.
Avvertenze e precauzioni
L'assunzione delle preparazioni per uso orale deve avvenire a stomaco pieno.
Utilizzare con prudenza nei casi di asma e gotta.
Le medicine così come CARIN possono essere associate ad un modesto aumento del rischio di attacco cardiaco (“infarto del miocardio”) o ictus.
I soggetti di età superiore ai 70 anni, soprattutto in presenza di terapie concomitanti, devono usare questo medicinale solo dopo aver consultato il medico.
Qualsiasi rischio è più probabile con alte dosi e trattamenti prolungati. Non superare la dose o la durata del trattamento raccomandata.
Se ha problemi cardiaci o precedenti ictus o pensa di poter essere a rischio per queste condizioni (per esempio se ha la pressione sanguigna alta, diabete o colesterolo elevato, fumo), deve discutere la sua terapia con il farmacista.
Interazioni con altri medicinali
Il farmaco può interagire con anticoagulanti, uricosurici, sulfaniluree e ipoglicemizzanti.
Possibili effetti indesiderati
Disturbi otovestibolari (ronzii alle orecchie, ecc.), gastrointestinali (dolori allo stomaco o all'intestino, ecc.), fenomeni emorragici (emorragia nasale, emorragia gengivale), fenomeni di ipersensibilità (eruzioni cutanee, ecc.).
Le medicine così come CARIN possono essere associate ad un modesto aumento del rischio di attacco cardiaco (“infarto del miocardio”) o ictus.
Il rispetto delle istruzioni contenute nel foglio illustrativo riduce il rischio di effetti indesiderati.
Questi effetti indesiderati sono generalmente transitori. Quando si presentano è tuttavia opportuno consultare il medico o il farmacista.
E' importante comunicare al medico o al farmacista la comparsa di effetti indesiderati non descritti nel presente foglio illustrativo.
Richiedere e compilare la scheda di segnalazione degli Effetti Indesiderati disponibile in farmacia (modello B).
NOTA BENE: le informazioni presenti nelle schede prodotto che potrete consultare in questo sito non devono essere interpretate come consulenza medica e non intendono, né possono sostituire le prescrizioni mediche. Le immagini, se presenti, sono fornite al solo scopo illustrativo e non costituiscono elemento identificativo.
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