PEDICULOSI

Definizione

Con il termine di pediculosi ci si riferisce a un'infestazione della cute da parte dei parassiti più noti: i pidocchi. I pidocchi si annidano generalmente tra peli e capelli (solitamente l'infezione interessa il cuoio capelluto, ma anche barba, ciglia e sopracciglia possono essere interessate), servendosi del sangue dell'uomo come fonte di nutrimento. La trasmissione è interumana e avviene per contatto diretto o per utilizzo di spazzole e pettini in comune. Considerate le modalità di trasmissione, si capisce perché tale problematica sia particolarmente diffusa tra i bambini in età scolare e prescolare. Tuttavia, esiste anche una forma denominata pediculosi del pube, che è a tutti gli effetti una malattia a trasmissione sessuale, ma che si può trasmettere anche mediante la condivisione di biancheria intima, asciugamani e lenzuola (come la terza e ultima forma, cioè la pediculosi del corpo o delle vesti).

La pediculosi è più frequente in condizioni di sovraffollamento e scarsa igiene e quindi tra le classi sociali meno abbienti, ma potenzialmente può interessare qualunque individuo. Per questo motivo è fondamentale garantire sempre elevati livelli di igiene, evitando l'utilizzo promiscuo di spazzole, pettini, biancheria, asciugamani e cappelli. Non occorrono invece particolari accortezze con gli animali domestici, in quanto la trasmissione è unicamente interumana. Indipendentemente dal livello igienico inoltre, sarebbe opportuno evitare anche di sostare troppo a lungo in ambienti sovraffollati.

Descrizione dei Sintomi

Il sintomo più tipico della pediculosi è rappresentato dal prurito. Quando il soggetto, solitamente in età pediatrica, comincia a grattarsi insistentemente la testa e magari compaiono anche dei pomfi, va sempre sospettata un'infestazione da pidocchi. Questa manifestazione è causata dall'irritazione determinata dalla saliva dei parassiti, immessa nel cuoio capelluto durante il pasto ematico. Talvolta si può manifestare persino con discromie cutanee o escoriazioni locali e con linfoadenomegalia (vale a dire con un ingrossamento dei linfonodi nelle comuni sedi di repere, che diventano gonfi e doloranti alla palpazione, ma sempre mobili). Spesso inoltre, con un'osservazione attenta è possibile identificare la presenza delle uova dette lendini, di circa 1 centimetro di diametro e ben adese alla cute (ciò è importante in fase di diagnosi differenziale con la forfora, che al contrario può essere allontanata con estrema facilità).

Possibili rimedi

Molte lozioni con olii essenziali di menta, timo, eucalipto, rosmarino o cannella, possono risultare utili per favorire l'allontanamento del parassita. Esistono anche dei pettini dedicati, a denti fitti, da utilizzare dopo aver trattato la chioma con una soluzione di acqua e aceto, rimedio casalingo di comprovata efficacia. Per quanto riguarda gli indumenti, si può effettuare un lavaggio in lavatrice con detersivo, perborato di sodio o detergenti contenenti piretrine, purché garantendo una temperatura =55 °C. Pettini e spazzole andrebbero sterilizzati con alcool.

Quale prodotto/i consigliamo

Gli shampoo a base di permetrina sono generalmente risolutivi.

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Scheda Prodotto

Produttore: GIULIANI SpA





Quando è necessario rivolgersi al medico?

Se il quadro non si risolve, se vi sono gravi lesioni da grattamento o se si tratta di una pediculosi del pube (con possibili altre MST) è opportuno rivolgersi al medico.



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